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Settimana tematica Africa – presentazione della nuova libreria

NEOCOLONIALISMO IN AFRICA.
Forme di sfruttamento e complicità tra occidente e governi locali.

«Le masse popolari in Europa non sono contro le masse popolari in Africa. Ma quelli che vogliono sfruttare l’Africa sono gli stessi che sfruttano l’Europa. Abbiamo un nemico comune».
Thomas Sankara, primo presidente del Burkina Faso, durante la riunione dell’OUA (Organizzazione per l’unità africana), Addis Abeba, 29 luglio 1987.

Recentemente la Fondazione Lelio e Lisli Basso (Centro internazionale di documentazione e ricerca, formazione e promozione culturale sulla società contemporanea) ha donato circa un migliaio di volumi alla Biblioteca Abusiva Metropolitana (BAM) su tematiche che riguardano il continente africano. Sono saggi e opere in lingua italiana e straniera di grande valore culturale.
Con l’occasione di presentare questa nuova sezione allestita nella biblioteca autogestita di Centocelle, abbiamo pensato di riprendere alcune riflessioni e proporre un’iniziativa che metta in luce la situazione di neocolonialismo che ancora lega le cosiddette potenze occidentali ai paesi africani.

Il colonialismo non è affatto finito, è solo in una nuova fase.
La conquista dell’indipendenza territoriale non ha portato automaticamente all’indipendenza economica e governativa: dietro nomi come “sostegno”, “collaborazione”, “sviluppo”, emergono nuove forme di controllo e detenzione del potere, che schiacciano le popolazioni, privandole della propria autodeterminazione e della possibilità di un reale e autonomo sviluppo. Spogliate delle proprie risorse, costrette in regimi neo-coloniali di sopraffazione politico-economica, le persone sono costrette a spostarsi, finendo spesso a vivere – male – proprio nei paesi che ne hanno provocato la migrazione. Qui la loro presenza è spesso accompagnata, nel discorso pubblico, dalla frase “a casa loro”: “Rimandiamoli a casa loro, che ritornino a casa loro, aiutiamoli a casa loro”.

Ma quello che succede “a casa loro” non ci viene raccontato.
Si parla generalmente di guerre, violenza e povertà: ma non delle cause, di quello che – e di chi – c’è dietro a queste situazioni. Il discorso mediatico e politico di massa nasconde il furto di risorse e lo sfruttamento del territorio portato avanti da aziende occidentali e multinazionali, gli accordi bilaterali che i governi europei stringono con le dittature africane, il commercio di armi che finisce per insanguinare i paesi africani, il debito che l’Europa incredibilmente continua a pretendere di riscattare: un silenzio che, in una parola, non ci parla del regime neocolonialista che ancora grava sugli africani, con il protagonismo dei paesi occidentali e la responsabilità di gran parte dei governatori africani.

Un silenzio che proveremo a spezzare con questa iniziativa, sperando di costruire insieme la conoscenza necessaria a unire le forze e lottare insieme.

Prestissimo il programma completo dell’iniziativa:

INAUGURAZIONE SABATO 13 MAGGIO, dalle ore 16.30
– dibattito “Neocolonialismo in Africa. Fomre di sfruttamento e complicità tra occidente e governi locali” diretta su Radio Onda Rossa, PUNTATA SPECIALE DI RADIO AFRICA!
– cena africana
– musica ed esposizioni fotografiche

DOMENICA 14 MAGGIO, dalle 17.30
– Proiezione docufilm “Le cauchemar de Darwin” di H.Sauper (2005) dibattito
– aperi-cena africana
– musica ed esposizioni fotografiche

MERCOLEDì 17 MAGGIO, dalle ore 19
– cinebam tematico, proiezione “Concerning Violence” di Göran Hugo Olsson (2014)
– apericena
– musica ed esposizioni fotografiche

DOMENICA 21 MAGGIO, dalle ore 12
– Pranzo a sostegno delle lotte della logistica
– Proiezione documentario “We come as friends” di H. Sauper (2014)) dibattito
– musica dal vivo ed esposizioni fotografiche

 

GLI OCCHI DI RENATO, IL CUORE DELLE MADRI

 

Venerdì 12 maggio il BAM organizzerà un giornata di riflessione sull’antifascismo.

Lo farà incontrando le Madri per Roma Città Aperta, un comitato di donne che da anni lotta e chiede giustizia per i propri figli uccisi per mano fascista.

Verrà proiettato il docufilm indipendente di AttriceContro e Daniele Napolitano “Gli Occhi di Renato, il cuore delle madri”. Il documentario racconta la storia di Renato Biagetti, un ragazzo di 26 anni che, tra il 26 e il 27 agosto del 2006, uscendo da una serata sulla spiaggia di Focene, viene aggredito e accoltellato otto volte da giovani fascisti.

E’ la storia di Renato e di tante altre aggressioni e uccisioni riconducibili a una matrice fascista; è la storia di chi, ogni giorno, resiste e combatte contro ogni forma di fascismo.

A seguire apericena.

LO SFRUTTAMENTO DEL PROGRESSO

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venerdì 11 novembre ore 19

Proiezione documentario sullo sfruttamento del coltan nella Nuova Repubblica del Congo.

Discussione sul neocolonialismo delle multinazionali in AFRICA.

Cena sociale con cucina etnica.

Iniziativa a sostegno del CENTRO DI CONTROCULTURA MALA TESTA con la collaborazione di BAM

Benefit Party per Eneas

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venerdì 4 novembre

dalle ore 19
@ BAM Biblioteca Abusiva Metropolitana
via dei Castani 42 Centocelle

★ CENA
★ DJSET ELECTRO SWING a cura di Bato RèN
★ PROIEZIONI

L’intero ricavato sarà devoluto per le spese legali e per il presidio del 6 novembre sotto il carcere di Pesaro

Durante la serata sarà possibile prenotare il pullman

PER INFO E PRENOTAZIONI PULLMAN AMICIAMICHEDIENEAS@AUTISTICI.ORG

Spaccio illegale di prosa alla BAM

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Produzioni Nostrane- ULTRAS TEATRO presenta
Spaccio illegale di prosa alla BAM (Biblioteca Abusiva Metropolitana)

22 aprile 2016 ore 21.30 (aperitivo a sostegno dalla ore 19)
Antigone fotti la legge – spettacolo teatrale in salsa punk

<<Spettacolo vincitore festival teatrale CONFRONTI CREATIVI Formello 2013>>

troppo liberamente tratto da Sofocle
adattamento e regia di Giovan Bartolo Botta

con
Flavia Martino, Lorenzo Marziali, Mariagrazia Torbidoni e Giovan Bartolo Botta

Sinossi
Antigone fotte la legge per forza di cose, per causa di forza maggiore, per forza di inerzia, per abitudine, per un sacco di buoni motivi, non fosse altro che per non farsi fottere. Da chi? Da chiunque. Emone non fotte. È fottuto. Ismene è fottutamente ottusa. Euridice è una fottuta lussuriosa. Creonte se ne fotte. È tutto un fottersi a vicenda nella Tebe dei diritti e dei doveri. Ma in verità cos’è Antigone per un attore? Una scusa. Una scusa per esibirsi. Certo, si poteva utilizzare una Locandiera, ed esibirsi con quella. Lo si farà prossimamente se i Maya vorranno. Se non ci sarà la fine del mondo. Intanto per gli attori di teatro ogni giorno è un po’ la fine del mondo. Ergo si va in scena senza tanti fronzoli. Perché domani chissà…

29 aprile 2016 ore 21.30
AGENTI & CASTISTI – spettacolo teatrale in salsa ipocondriaca

testo e regia di Giovan Bartolo Botta

con Flavia Martino, Lorenzo Marziali, Marco Tomba, Mariagrazia Torbidoni e Giovan Bartolo Botta

Sinossi
Le vicende tragicomiche di un’agenzia di spettacolo i cui dipendenti hanno un solo scopo, piazzare i propri clienti-attori per poter scalare un’assurda classifica interna ed evitare il licenziamento. Un gioco surreale e ironico in cui l’unica regola è “nessuna regola”.

“Agenti & Castisti” mette in primo piano le vicende grottesche di un’agenzia di spettacolo i cui dipendenti hanno un solo scopo, piazzare i propri clienti/attori per poter scalare un’assurda classifica interna ed evitare il licenziamento.
Un gioco surreale e ironico in cui l’unica regola è “nessuna regola”, ogni sotterfugio, espediente e macchinazione sono consentiti per scavalcare i propri colleghi, emergere vincere e sopravvivere.
Una commedia dai ritmi serrati e dalla messa in scena scarna ed essenziale dove gli attori, senza l’ausilio di effetti di luce, costumi e scenografia, tirano le fila di un racconto tristemente attuale in cui l’ossessione del lavoro, qualsiasi esso sia, diventa l’unica speranza di sopravvivenza, l’ultimo baluardo a cui aggrapparsi con tutte le proprie forze a discapito di tutto e tutti.

Produzioni Nostrane- ULTRAS TEATRO è un progetto teatrale che mette in scena i testi classici adattandoli ad un linguaggio contemporaneo. I testi diventano così originali, completamente rimaneggiati. Lasciando del pulviscolo classico unicamente l’odore. L’idea primordiale. Il linguaggio classico ci interessa particolarmente poiché parla per archetipi. Una caratteristica che solletica l’eternità. Come? Togliendo alla messa in scena costumi storici intrisi di polvere, catartici giochi di luci, musiche da ambientazione e trombonismi vocali, tornando così all’urgenza, all’essenziale. Al puro lavoro sull’attore. All’interazione sul palcoscenico tra elementi vivi. Che non hanno appigli. Che possono contare solo su loro stessi. Come nella vita.

www.giovanbartolate.wordpress.com
produzioninostrane@gmail.com

aperitivo a sostegno dello spazio a partire dalle ore 19, inizio spettacoli ore 21.30
ingresso libero