Archivio mensile:Ottobre 2015

Star Wars: la saga completa

STAR WARS okTanto tempo fa, in una galassia lontana lontana..

Tutti i mercoledì
ore 19 apericena
ore 21 proiezione film

4 NOVEMBRE:
Episodio I – La minaccia fantasma

11 NOVEMBRE:
Episodio II – L’attacco dei cloni

18 NOVEMBRE:
Episodio III – La vendetta dei Sith

25 NOVEMBRE:
Episodio IV – Una nuova speranza

2 DICEMBRE:
Episodio V – L’Impero colpisce ancora

9 DICEMBRE:
Episodio VI – Il ritorno dello Jedi

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Sabato 24 Ottobre ore 15:00

Corteo da Piazzale delle Gardenie
Costruiamo quartieri solidali, resistendo a sfratti e sgomberi

Il 24 ottobre scendiamo insieme in piazza, per le strade del nostro quartiere, per difenderlo dalla speculazione e da sfratti e sgomberi.
Il prefetto Gabrielli è stato messo a capo della città di Roma dal governo per fare gli interessi delle lobby dei costruttori, cacciare le persone dalle proprie case e normalizzare una realtà cittadina conflittuale.
Se intendiamo il Giubileo come l’ennesima grande opera, i poteri speciali servono per garantire gli interessi della solita cricca. Il vuoto politico creato appositamente con le dimissioni del sindaco Marino serve per confermare lo stato d’eccezione come forma di governo dei territori e per continuare a trattare le emergenze sociali come questioni di ordine pubblico, chiudere gli spazi di agibilità, reprimere i tentativi di riappropriazione dal basso. Gli spazi devono essere funzionali al flusso di merci, persone e capitali, qualsiasi luogo in cui si costruisce un abitare differente non sarà tollerato.
È ormai sotto gli occhi di tutti che sono la magistratura e la questura, d’accordo con la prefettura, a gestire i territori e a eseguire sfratti e sgomberi come un puro problema di ordine pubblico. Tale gestione “muscolare” della questione abitativa mostra come gli spazi di mediazione siano esauriti.

Un numero sempre maggiore di persone, impoverite dalla crisi, dall’aumento del costo della vita e dal peggioramento delle condizioni di sfruttamento, si trovano sotto sfratto; se si aggiunge il mancato rinnovo della proroga degli sfratti per le categorie protette (anziani, disabili, etc.), il quadro è completo.

La Rete Antisfratto Roma Est, come tante presenti in città, è nata per resistere agli sfratti. È composta da persone che unendo le loro forze hanno dimostrato che è possibile inceppare questa macchina. Rimanere chiusi in casa e attendere da soli l’ufficiale giudiziario non serve a niente.
Cerchiamo innanzitutto di rompere il meccanismo dell’isolamento, della paura e della vergogna. Scendere in strada per incontrarsi ed organizzarci assieme è l’unico modo per bloccare gli sfratti e resistere agli sgomberi. Più persone si attiveranno e più sarà possibile ribaltare la situazione: costruire un quartiere solidale. Questa lotta quindi riguarda la vita: vogliamo costruire nei nostri quartieri un modo diverso e migliore di vivere.
Il luogo a partire dal quale proviamo a realizzare tutto questo è il B.A.M., in via dei Castani 42. Questo spazio è sotto attacco per il suo essere una base materiale, liberata, che crea conflitto e costruisce legami solidali nel quartiere di Centocelle. È qui che sperimentiamo la convivialità e il mutualismo e costruiamo percorsi di lotta reali insieme alle famiglie resistenti allo sfratto.

La Rete Antisfratto fa appello agli abitanti del quartiere e alle realtà solidali a partecipare al corteo di sabato 24 ottobre, che partirà da piazza delle Gardenie alle ore 15:00.

Non possiamo più permettere che gli spazi liberati
vengano riconsegnati ad un presente fatto di miseria e normalità.

Insieme è possibile resistere a sfratti e sgomberi.
Stop sfratti e sgomberi! BAM non si tocca!

Proiezione del documentario “Il Fattore Umano”

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Venerdì 9 ottobre al BAM ore 19 proiezione del documentario “Il fattore umano” di Matteo Alemanno e Franceso Rossi
“Ritenendo ingiusta la rappresentazione che il potere faceva di tutti i suoi oppositori, all’alba delle contestazioni del ’68 un ragazzo decide di fare il fotografo per rimettere le cose a posto. “Fare una bella immagine è un grande atto di fede”. Tano D’Amico comincia così un percorso che lo porterà ad assistere in prima linea alle battaglie sociali degli anni ‘70: la nascita di nuovi movimenti, “l’affacciarsi sulla soglia della storia di un popolo che nella storia non era mai entrato”, le speranze, le illusioni, i tradimenti. Tano continua ancora oggi a fotografare gli operai, i senza casa, i migranti, gli ultimi e tutti coloro che portano la protesta nelle piazze.”

A seguire dibattito con il fotografo e gli autori.

Cena a sostegno delle spese legali per Eneas, ragazzo trovato morto nel carcere di Pesaro, perchè di carcere non si muoia più.